Direttive Green

Quasi 3 milioni di italiani in cerca di un immobile hanno cambiato i propri criteri di selezione, limitando la ricerca alle sole abitazioni efficienti e non toccate dalla direttiva UE. Questa tendenza è particolarmente diffusa nelle regioni del Nord Ovest.

Dall'altra parte, solo 800mila italiani stanno cercando di comprare case con basse prestazioni energetiche, nella speranza di risparmiare sul prezzo d'acquisto.

Questa dinamica è più presente nelle regioni del Centro Italia (18% contro una media nazionale del 13%).

In Italia, secondo le prime stime, la direttiva UE sulle case green potrebbe riguardare quasi 5 milioni di immobili residenziali, con spese di ristrutturazione che variano tra i 20 e i 55 mila euro a famiglia. Queste cifre preoccupano molti italiani: secondo l'indagine, tra chi è a conoscenza della norma, il 43% è spaventato dalla possibilità di dover affrontare costi così elevati per ristrutturare casa.

Non sorprende quindi che molti stiano pensando di vendere la propria abitazione piuttosto che affrontare tali spese. L'obiettivo della direttiva è di arrivare entro il 2050 a un parco immobiliare nei Paesi UE totalmente decarbonizzato e ad alta efficienza energetica. Entro il 2026, tutti gli Stati membri devono presentare il proprio Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici, indicando strategie e tempistiche.

Dal 31 dicembre 2026, sarà obbligatorio installare impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici (non residenziali) con una superficie che supera i 250 mq.

Ma lo step fondamentale che potrebbe avere effetti devastanti per l'Italia, è il 31 dicembre 2028 quando diventerà obbligatorio installare impianti solari su tutti gli edifici esistenti con una superficie superiore a 750 mq.

Il governo Meloni intende muoversi per modificare gli obblighi e rinviare la direttiva. Su questa trattativa si giocheranno carte importanti anche per la futura commissione Ue.